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19 Novembre 2020CHIRURGIA REFRATTIVA | La Miopia
26 Novembre 2020Il laser ad eccimeri permette la correzione dei difetti di refrazione mediante fotoablazione. Questo termine definisce semplicemente una vaporizzazione del tessuto corneale mediante una particolare fonte di luce.
Un pò di Storia
Tra il 1983 ed il 1985 iniziarono le prime sperimentazioni in campo oculistico del laser ad eccimeri. Questo termine deriva dall’acronimo “EXCIted diMER” ovvero: all’interno del laser è presente il dimero di Argon-fluoro che se eccitato emette un fascio ultravioletto (193 nm) in grado di causare la fotoablazione per dissociazione molecolare dei legami carbonio su strati infinitesimali e senza danno per le cellule adiacenti grazie alla produzione di spot laser di diametro pari a 0,8-2 mm.
Come lavora il laser sulla cornea?
La capacità del laser ad eccimeri di rimuovere parti microscopiche con estrema precisione viene sfruttata per “rimodellare” la curvatura corneale. Così facendo è possibile eliminare o ridurre difetti comuni della vista come miopia, ipermetropia e astigmatismo eliminando la necessità di indossare a vita occhiali e lenti a contatto.
Per capire meglio, la cornea è una piccola cupola trasparente che copre la parte anteriore dell’occhio. La cornea ha la forma di una lente a contatto, ed è costituita sostanzialmente da strati fondamentali quali:
- Il più esterno si chiama epitelio e viene rinnovato continuamente in circa 10 giorni, ed ha una funzione protettiva.
- Lo strato intermedio si chiama stroma ed è costituito da collagene e rappresenta il 90% dello spessore corneale. È proprio questo lo strato che dobbiamo modificare per ottenere la correzione di un difetto visivo.
- Lo strato più interno si chiama endotelio ed ha il nobile scopo di mantenere la cornea trasparente grazie al lavoro delle cellule che lo compongono.
Quindi, è importante il rigoroso studio della morfologia corneale, con particolare attenzione allo spessore corneale prechirurgico e alla dinamica pupillare in modo da rispettare l’ottica geometrica corneale e la capacità rigenerativa tissutale.
I laser ad eccimeri sono tutti uguali?
Assolutamente no! In particolare, i laser ad eccimeri devono avere tre caratteristiche principali:
- Capacità di seguire ogni movimento degli occhi, tale sistema si chiama “eye tracker”. Non tutti i laser hanno la capacità di seguire al massimo il movimento degli occhi in tutte le direzioni per evitare decentramenti nei trattamenti laser refrattivi.
- Profilo fotoablativo, con questo termine si indica la forma che il laser darà alla cornea dopo l’intervento. Un buon profilo fotoablativo del laser ad eccimeri si correla ad una miglior guarigione e una migliore qualità visiva.
- Regolare manutenzione, tale condizione è fondamentale. è necessario che periodicamente i tecnici del laser regolino e monitorino il laser ad eccimeri eseguendo test particolari. Inoltre, più un laser rimane a temperatura ed umidità costanti, migliorare sarà la conservazione del laser stesso.
Per Concludere…
La chirurgia refrattiva laser con laser ad eccimeri è un trattamento estremamente preciso e oggi può essere considerata una tecnica efficace e sicura perché l’intervento elimina o riduce in modo considerevole i difetti di vista dei pazienti.
Le tecniche chirurgiche, ad oggi, che adottano il laser ad eccimeri sono:
-PRK/LASEK
-PTK
-FemtoLASIK (II parte dell’intervento)
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