Attrezzatura diagnostica
Sommario
- Topografia - Keratron Scout e Onda (optikon)
- Aberrometro (Tracey)
- Pachimetria
- Camera di Scheimpflug
- Fotocheratoscopia
- OCT cornea-segmento ant.
- OCT Cornea 2
- OCT, angio-OCT, fluorangiografo
- Biometria - IOL Master Carl Zeiss Meditec AG
- Biometria ALLADIN (TOPCON)
- Retinoscopio Optos-Daytona
- Tonometria
- Ecografia
- Ecografia 2
- Microscopia Endoteliale
- Microscopio non a contatto
- Fluorangiografia
- Campimetria Computerizzata
- Elettrofisiologia Oculare
- Tear Scope
- Test per la degenerazione maculare
- Ottotipo
- Autorefrattometro portatile
- Autorefrattometro pedriatrico Plusoptix
- TONOREF III
- Lampada fessura con fotocamera
- Oftalmometro di Javal
- Forottero computerizzato
- Frontifocometro
Topografia - Keratron Scout e Onda (optikon)
Tramite la proiezione di una serie di anelli concentrici sulla cornea si ricava una rappresentazione tridimensionale della superficie. L’esame è fondamentale nello studio delle patologie corneali (es. cheratocono), nell’applicazione e nel controllo d’uso delle lenti a contatto e nel monitoraggio di ogni chirurgia refrattiva. Il Keratron™ ONDA è una combinazione di un Topografo Corneale con le stesse caratteristiche della famiglia dei topografi Optikon e un Aberrometro Oculare per misurare la refrazione e le aberrazioni oculari in differenti stati accomodativi. In effetti si può considerare come la nuova generazione di Autorefrattometri/Keratometri che misura non solo i valori refrattivi e cheratometrici ma le intere mappe corneali ed aberrometriche in differenti condizioni sia pupillari che accomodative.
Aberrometro (Tracey)
L’aberrometria è un esame diagnostico che consente di verificare eventuali alterazioni delle strutture oculari, in particolare dei mezzi diottrici (cornea, cristallino, umor acqueo, corpo vitreo).
L’aberrometria fornisce una mappa che permette di individuare eventuali aberrazioni oculari, vale a dire alterazioni delle strutture dell’occhio che determinano deviazioni e distorsioni dei raggi luminosi.
Pachimetria
Pachimetro: ecografo particolarmente sofisticato per rilevare la misura dello spessore corneale.
Viene utilizzato preoperatoriamente per valutare la quantità massima di tessuto asportabile in una cornea per la correzione di un difetto di vista e per monitorare alcune patologie degenerative caratterizzate da assottigliamento corneale.
Camera di Scheimpflug
Le Scheimpflug cameras rappresentano una delle principali novità introdotte nel mercato oculistico negli ultimi anni. La principale caratteristica di questi strumenti è la possibilità di fotografare sezioni del segmento anteriore dell’occhio. L’acquisizione di più foto nei diversi meridiani dell’occhio consente una ricostruzione tridimensionale del segmento anteriore. Esse pertanto trovano applicazione clinica in numerose patologie ed interventi chirurgici oculistici, come ad esempio la chirurgia refrattiva con laser ad eccimeri, il calcolo del potere della lente intraoculare da usare nella chirurgia della cataratta, la diagnosi ed il follow-up del cheratocono.
Fotocheratoscopia
Fotocheratoscopio: tramite la proiezione di una serie di anelli concentrici sulla cornea (cupola trasparente che costituisce la lente più importante dell’occhio) si ricava una rappresentazione tridimensionale della superficie. L’esame è fondamentale nello studio di ogni patologia corneale (es. cheratocono), nell’applicazione e nel controllo d’uso delle lenti a contatto e nel monitoraggio di ogni chirurgia rifrattiva.
OCT cornea-segmento ant.
Questo nuovo strumento costituisce un’assoluta novità in tema di diagnostica. Per analizzare la forma della parte anteriore dell’occhio abbiamo a disposizione, già da molti anni, apparecchi basati sulla proiezione di fessure di luce visibile (Scheimpflug camera) o sulla proiezione di anelli luminosi (Topografi). Se la cornea ha una superficie irregolare a seguito di infezioni o traumi o se ha una minor trasparenza, tali metodiche non sono precise. Per ovviare a questi problemi è stato introdotto l’OCT che ha una luce particolare meno influenzata da opacità.
Lo strumento “Casia” della ditta Tomey in particolare ha una prerogativa unica nell’analisi della cornea e cioè consente contemporaneamente l’acquisizione degli spessori e delle curvature in un tempo brevissimo, garantendo quindi una precisione di misura imbattibile. Quando dobbiamo studiare cicatrici, trapianti o dobbiamo inserire lenti all’interno dell’occhio, tali misure ci permettono una prevedibilità un tempo impensabile per quanto riguarda la dimensione della lente stessa o le incisioni che dobbiamo effettuare. Una ricostruzione tridimensionale dell’angolo presente fra cornea ed iride, ci permette inoltre di evidenziare rischi di glaucoma, grave patologia oculare caratterizzata da un innalzamento della pressione oculare.
OCT Cornea 2
MS-39 (ditta CSO)
È lo stato dell’arte per l’analisi del segmento anteriore dell’occhio. Naturale evoluzione dei sistemi Scheimpflug, in un’unica ed elegante struttura combina topografia cornale, da disco di Placido, e tomografia del segmento anteriore su base OCT.
Il dispositivo fornisce informazioni di pachimetria, elevazione, curvatura e potere per entrambe le superfici corneali.
Oltre alla diagnostica avanzata del segmento anteriore il campo più comune di applicazione del dispositivo è la pianificazione della chirurgia corneale.
Esami aggiuntivi consentono la misurazione accurata del diametro pupillare in condizioni scotopiche, mesopiche, fotopiche e in modo dinamico e la loro integrazione con la mappa corneale.
OCT, angio-OCT, fluorangiografo
OCT è l’acronimo inglese di Optical Coherence Tomographer, ovvero tomografo a coerenza ottica. La tecnica permette di ricostruire immagini in sezione (tomogrammi) della retina utilizzando un fascio di luce. Tale strumento trova indicazioni in tutta la patologia retinica, come per esempio il diabete, la degenerazione maculare senile, i fori maculari, le membrane retiniche ecc; è inoltre un valido aiuto nello studio del nervo ottico, permettendo di misurare lo spessore delle fibre nervose, per cui trova ottime indicazioni nello studio del glaucoma.
Il DRI OCT Triton (ditta Topcon) presente presso SEKAL Microchirurgia Rovigo è un Angio OCT.
L’angiografia OCT Swept Source di Topcon è l’unico sistema che combina l’alta qualità dell’angiografia OCT con la tecnologia Swept Source. Basandosi sulla piattaforma clinicamente approvata del DRI OCT Triton e sfruttando l’algoritmo di elaborazione delle immagini OCTARA™ è possibile acquisire angiografie ad elevata sensibilità. L’eccellente qualità delle immagini consente di visualizzare con chiarezza anche le strutture vascolari coroideali e degli strati retinici profondi.
Inoltre, la lunghezza d’onda di 1 μm rende possibile l’acquisizione OCT per i pazienti con opacità dei mezzi diottrici.
La velocità di scansione di 100.000 A-Scan/secondo, accoppiata al sistema di eye tracking SMARTtrack™, consente al DRI OCT Triton Topcon di completare rapidamente l’acquisizione Angio-OCT fornendo una immagine chiara della rete microvascolare retinica.
La piattaforma multimodale permette con semplicità, e con un solo strumento, la valutazione del danno microvascolare mediante l’acquisizione di immagini FAG, FAF, scansioni OCT e retinografie a colori.
Biometria - IOL Master Carl Zeiss Meditec AG
La biometria è un esame che permette di misurare la lunghezza del bulbo oculare, parametro fondamentale per il calcolo della lente intraoculare da impiantare nel corso dell’intervento di cataratta. Si basa su una tecnica senza contatto diretto dell’occhio con l’apparecchio, eliminando la necessità di anestesie o rischi correlati alle infezioni. Questa tecnologia permette anche di studiare la curvatura corneale e la profondità della camera anteriore dell’occhio. Inoltre aggiunge dati effettuando misurazioni accurate in pazienti con elevati difetti refrattivi (miopia, astigmatismo e ipermetropia) e in pazienti già stati operati con laser ad eccimeri. L’esame non necessita di dilatazione della pupilla e dura circa 15 minuti.
Biometria ALLADIN (TOPCON)
La chirurgia della cataratta è una delle tecniche chirurgiche più utilizzate nella pratica quotidiana in tutto il mondo. Ichirurghi e pazienti hanno aspettative molto alte per i risultati dopo l’intervento di cataratta. La moderna chirurgia della cataratta è riferita anche come procedura di faco-refrazione.
I biometri ottici convenzionali forniscono informazioni accurate per determinare il potere sferico della IOL, ma mancano di informazioni per comprendere completamente le proprietà di refrazione del sistema ottico dell’occhio.
Topcon presenta il quadro completo con il nuovo ALADDIN. ALADDIN supporta il chirurgo non solo nella scelta del potere sferico della IOL, ma anche della corretta scelta della premium IOL individuale per ciscun occhio.
ALADDIN è stato sviluppato considerando tre fattori fondamentali:
Velocità: Puntare e acquisire, tutte le misure necessarie siano prese in meno di 5 secondi.
Precisione: tecnologia a interferometria collaudata e la nuova tecnologia RCR fornisce la misura estremamente precisa della lunghezza assiale e informazioni sul raggio corneale per la corretta determinazione del potere sferico della IOL.
Facilità : L’operatore con soli 3 click ha la possibilità di acquisire e stampare il report con tutte le informazioni relative al potere sferico della IOL. Il monitor da 10.1 pollici a colori touch screen ha un ampio angolo di visione ed è molto reattivo e comodo da usare.
Preciso calcolo potere IOL
Ogni formula di calcolo della IOL necessita della migliore precisione della lunghezza assiale e dei parametri corneali al fine di raggiungere i desiderati. L’interferometria è considerata il gold standard per la realizzazione di precise misure della lunghezza assiale. Anche ALADDIN usa questa comprovata tecnologia la quale permette di penetrare con successo occhi con elevata percentuale di cataratta. Topcon introduce la nuova Tecnologia RCR (real corneal radii) (pat. pending) con la quale è possibile analizzare approssimativamente 1.000 punti nei 3 mm centrali misurando i valori corneali in modo ripetibile e riproducibile come la serie Topcon auto kerato-refrattometro è in grado di fare. Questo permette al chirurgo con insuperabile accuratezza di determinare il potere sferico della IOL.
Topografia a Disco di Placido
Il punto di forza di ALADDIN è che ha integrato un Topografo corneale, che non solo supporta il chirurgo nella scelta delle premium IOL, ma offre anche tutti i vantaggi di un topografo corneale.
Retinoscopio Optos-Daytona
Questo oftalmoscopio laser a scansione è un dispositivo di acquisizione immagini digitale ad ampio campo in grado di acquisire immagini dall’area più periferica della retina. Le immagini retiniche vengono acquisite in modo automatico e in condizioni favorevoli per il paziente, senza ricorrere alla depressione sclerale o al contatto con la cornea.
Il Daytona utilizza laser rossi e verdi per produrre un’immagine digitale ad alta risoluzione, visualizzata sullo schermo del PC. I laser rossi e verdi sono utilizzati per l’imaging a colori digitale. Queste lunghezze d’onda penetrano le strutture retiniche a profondità diverse, e ciascuna lunghezza d’onda fornisce informazioni ai fini dell’interpretazione e della diagnosi.
In modalità autofluorescenza, il dispositivo cattura immagini usando il laser verde per illuminare l’occhio. Questo consente di acquisire un’immagine della naturale fluorescenza dell’occhio. Non è necessario introdurre nel paziente alcun materiale colorante fluorescente.
La tecnologia Optos è disegnata per operare attraverso il diametro minimo di 2 mm della pupilla.
Sebbene non sia richiesta la dilatazione della pupilla, la decisione per la dilatazione è strettamente medica e deve essere presa dal professionista oculista.
Le immagini vengono catturate dalla testa di scansione, quindi possono essere visualizzate, ingrandite, annotate e separate nei colori componenti usando gli strumenti di valutazione.
Tonometria
Tonometria a Soffio: misura la pressione dell’occhio tramite un piccolo spruzzo di aria. Viene utilizzato come controllo durante la visita oculistica per la diagnosi precoce di glaucoma.
Ecografia
Ecografo: tramite l’emissione e la ricezione di un’onda sonora si identificano zone a diversa densità.
Un computer analizza quindi l’immagine ecografia come se si effettuasse una sezione del tessuto che si va ad esaminare.
E’ un’analisi indispensabile in tutti i casi di opacità dei mezzi normalmente trasparenti nell’occhio, ed è utilizzato di routine nel calcolo del cristallino artificiale per valutare la lunghezza dell’occhio prima di ogni intervento di cataratta.
Ecografia 2
L’elevato contenuto tecnologico di HiScan Touch, ecografo A/B-Scan e UBM, consente prestazioni eccezionali nella diagnosi e misurazione dei segmenti anteriore e posteriore grazie all’estrema qualità delle immagini, garantita dall’utilizzo di avanzate tecnologie.
Microscopia Endoteliale
Microscopio Endoteliale: come dice la parola nasce con la precisa funzione di studiare “l’endotelio”, sottile strato cellulare che ricopre la superficie posteriore della cornea.
Tale strato cellulare ha il mobilissimo compito di mantenere trasparente la cornea attraverso un sofisticato meccanismo biochimico.
Il numero di queste cellule e la loro forma sono un importante indice di funzionalità della cornea.
Anche questo esame si avvale di un computer per l’acquisizione e l’analisi dell’immagine.
Microscopio non a contatto
Il microscopio endoteliale è una tecnologia utilizzata in oftalmologia che permette di stabilire il numero e la vitalità di un sottile strato di cellule della cornea (la struttura trasparente dell’occhio) che è definito endotelio. Per mantenere la trasparenza corneale è necessaria l’integrità di questo strato di cellule che se danneggiato non si riproduce.
Fluorangiografia
Fluorangiografo: consente l’esame dettagliato del sistema vascolare retinico, ed è indispensabile nello studio della retinopatia diabetica e di ogni patologia retinica in generale. Consiste di un particolare sistema fotografico sensibile alla fluorescenza ottenuta tramite un’iniezione endovenosa di fluoresceina. Una serie di fotografie numerate permettono di valutare la lo stato di circolazione del sangue.
Campimetria Computerizzata
Campimetro: Strumento che valuta attraverso la proiezione di una piccola luce la sensibilità della retina nelle varie regioni del campo visivo. E’ importantissimo nello studio della malattia glaucomatosa ed in ogni patologia neurologica che interessi il nervo ottico.
Elettrofisiologia Oculare
Retimax Consiste in un dispositivo per la registrazione delle risposte bioelettriche evocate durante la percezione di stimoli visivi strutturati.
Il paziente a cui sono stati applicati degli elettrodi cutanei nella testa viene posto davanti ad un monitor che presenta quadrati bianchi e neri di grandezza e contrasto variabili.
Fissando questo stimolo strutturato, si produrrà un segnale di tipo bioelettrico nella retina, nelle vie nervose e nella aree corticali cerebrali.
Migliore sarà la fissazione, più ampio sarà il potenziale elettrico misurato dagli elettrodi.
Tale strumento è in grado quindi di diagnosticare patologie importanti quale:
- il glaucoma,
- le maculopatie legate all’età
- Permette di effettuare “ginnastica oculare” per migliorare il visus del paziente (“VISUAL TRAINER”).
Tear Scope
Tear Scope: metodica di indagine non invasiva per la valutazione del film lacrimale. Utilizza una particolare fonte luminosa che evidenzia la presenza dello strato lipidico protettivo sull’occhio. E’ utile nella diagnosi di bruciori oculari da secchezza lacrimale.
Test per la degenerazione maculare
La degenerazione maculare è la prima causa di cecità legale nel mondo occidentale. Si calcola che in Italia quasi un milione di persone siano affette da questa patologia legata all’età e che siano circa 5 milioni i familiari a rischio. I principali sintomi sono costituiti da:
- visione distorta
- visione distorta e offuscata
- le linee diritte appaiono ondulate
- gli oggetti possono apparire falsati nella forma e/o nelle dimensioni
- i colori possono apparire poco nitidi o imprecisi
- comparsa di un area scura
- per la lettura è richiesta più luce
La DMLE (Degenerazione Maculare Legata all’Età) è una comune malattia dell’occhio che si può presentare nella terza età ed è la più frequente causa di perdita di vista dopo i 50 anni.
Le cause possono essere una combinazione di fattori genetici e di fattori ambientali. Con questa patologia una parte della retina, definita macula, è soggetta al deposito di pigmento; infatti, quando i raggi UV penetrano nell’occhio e interagiscono con l’ossigeno si formano delle molecole particolarmente aggressive, denominate radicali liberi, che danneggiano i coni e bastoncelli deputati alla visione.
Nello spessore della macula stessa vengono a formarsi dei cumuli chiamati DRUSEN che interferiscono con un corretto scambio di sostanze nutritizie.
Si hanno due forme di DMLE: la forma secca e quella umida.
Nella forma secca il difetto di nutrimento è tale da far atrofizzare la retina in modo irreversibile ma generalmente ha un decorso molto lento.
Nella forma umida si ha la crescita di nuovi vasi forse nel tentativo di migliorare la situazione, con il rischio che i nuovi vasi si rompano portando quindi a esiti edematosi ed emorragici.
Tramite studi recenti si è potuto dimostrare che in alcuni nuclei familiari, ma anche in singoli individui, esiste una elevata predisposizione di ordine genetico ad ammalarsi nel corso del tempo. Quando in famiglia esistono casi di DMLE il rischio che un altro membro della famiglia sviluppi la malattia aumenta di 19 volte. Tuttavia, l’incidenza dei casi familiari è compresa tra 5% e il 20% e nei pazienti di parenti affetti da DMLE in fase avanzata, le prime manifestazioni di tale malattia si presentano con frequenza maggiore in età precoce.
Una delle prove che evidenzia l’importanza della componente genetica nello sviluppo di questa patologia è la scoperta che in gemelli monozigoti con una diagnosi di DMLE le manifestazioni cliniche nei due soggetti sono state descritte come sovrapponibili per inizio e gravità. Conoscere in anticipo la predisposizione genetica a sviluppare questa malattia può ridurre il rischio d’insorgenza o di aggravamento in caso di patologia già in atto.
Oggi questo è possibile grazie a test che permettono di valutare il rischio genetico di Degenerazione Maculare.
Esistono, infatti, dei test che si eseguono su campioni prelevati in modo non invasivo e del tutto indolore dalla saliva, che permettono di individuare, nei soggetti esaminati, il rischio di sviluppare in futuro la Degenerazione Maculare.
Esistono però degli accorgimenti che aiutano a diminuire il rischio d’insorgenza data da varie cause predisponenti come il fumo, l’obesità, ipertensione, diete con alto contenuto di grassi e consumo di alcolici.
È dunque importante dopo i 40-50 anni di età, sottoporsi a controlli medici periodici, in particolare se in famiglia risultano persone che hanno sviluppato DMLE. Presso il centro SEKAL si esegue sia il test tramite tampone per la DMLE che lo studio diagnostico del fondo dell’occhio con OCT, esame oftalmoscopico ed esame angiografico. Inoltre, si effettuano terapie per la DMLE umida tramite FOTOCOAGULAZIONE mediante laser e infine la più attuale TERAPIA INTRAOCULARE che prevede microinienzioni ripetute nell’occhio a seconda dell’entità del difetto.
Esistono al momento farmaci la cui efficacia è accreditata e vengono utilizzati con ottimi risultati. Il più recente è l’EyeLea, risultato più duraturo e più efficace nelle forme miopiche del giovane adulto. Tutte queste sono procedure efficaci specialmente per limitare il peggioramento della malattia e, per questo, devono essere eseguite più tempestivamente possibile.
Ottotipo
MAV: ovvero Misuratore di Acuità Visiva permette una rappresentazione casuale delle lettere da leggere, eventualmente modificandone il contrasto con lo sfondo. Si tratta del più sofisticato sistema computerizzato per l’analisi della capacità visiva dell’occhio umano ed è particolarmente orientato allo studio del paziente rifrattivo.
Autorefrattometro portatile
Gli autorefrattometri portatili (Handyref/Handyref-K) sono strumenti molto leggeri e compatti; questo favorisce un corretto bilanciamento durante il loro utilizzo.
Inclinando lo strumento di 60° e oltre, si inserisce automaticamente la modalità “posizione supina”; quando si effettua una misurazione su un paziente disteso.
Per pazienti inesperti o non collaboranti come i bambini, è stata aggiunta una funzione “sonora” che serve a tranquillizzare il paziente e catturare la sua attenzione.
Autorefrattometro pedriatrico Plusoptix
L’autorefrattometro pediatrico mobile “plusoptiX A12“ misura contemporaneamente sfera, cilindro, asse, direzione dello sguardo e diametro pupillare di entrambi gli occhi (binoculare) a pupilla stretta (miosi).
Da questi valori misurati vengono calcolate simmetria dello sguardo e distanza interpupillare.
TONOREF III
AutoRef/Cheratometro/Tonometro/Pachimetro TONOREF III
Il TONOREF III offre la funzione di calcolo automatico della pressione intraoculare corretta, basato sullo spessore centrale della cornea.
Nelle misurazioni in sequenza della tonometria, la funzione APC esegue la misurazione con una minima pressione di aria basandosi sui dati della misurazione precedente.
La misurazione oggettiva dell’accomodazione viene eseguita invitando il paziente a focalizzare un target che si sposta da una distanza, fino al vicino.
La retroilluminazione consente di valutare la possibile opacità del cristallino del paziente.
Lampada fessura con fotocamera
Le lampade a fessura presenti presso Sekal Microchirurgia Rovigo sono dotate di fotocamere per catturare immagini ad alta risoluzione e monitorare il decorso clinico migliorando così il follow-up dei pazienti.
Oftalmometro di Javal
La cheratometria manuale, oftalmometria, viene eseguita tramite l’oftalmometro (di Javal-Schiötz). Questo strumento legge i raggi corneali del paziente sulla misura di soli quattro punti di un’area ad anello paracentrale a 3 mm (Javal- Schiötz).
Forottero computerizzato
Il forottero computerizzato permette di eseguire un esame confortevole, veloce e accurato. Potendo velocemente interagire con l’autorefrattometro ed il frontifocometro.
Frontifocometro
Il frontifocometro è uno strumento di misura utilizzato dal Medico Oculista e dall’ottico-optometrista, la cui funzione è quella di misurare il potere diottrico di una lente.