ECTASIA (XX Congresso Interdisciplinare Istituto Zaccagnini Bologna)
7 Aprile 2017Il Gazzettino di Rovigo – 18 Ottobre 2017
18 Ottobre 2017In tutti gli IMPIANTI MULTIFOCALI CLASSICI può essere inserita contemporaneamente una Camellens 1 monofocale + Camellens 2 multifocale con la possibilità di una facile rimozione anche a distanza di mesi in caso di cattiva tolleranza.
Nei TRAPIANTI DI CORNEA è generalmente sconsigliato l’impianto di lenti toriche per la possibilità di cambiamento dell’astigmatismo nel tempo. Con un impianto Camellens 1 + 2 è invece possibile inserire una lente torica Camellens 2 nel solco permettendo una facile rotazione o sostituzione in caso di successivi mutamenti corneali.
Nelle CATARATTE CONGENITE si potrà facilmente negli anni sostituire la Camellens 2 multifocale nel solco, adeguando il potere alle variazioni di refrazione post-puberali.
Nelle CATARATTE DOPO CHIRURGIA REFRATTIVA INCISIONALE
(cheratotomia radiale o curva), in caso sia necessaria una lente torica, si procederà con l’inserimento di una Camellens 1 monofocale nel sacco e di una Camellens 2 torica nel solco al fine di poterla ruotare o sostituire facilmente in caso di cambiamenti di forma corneali successivi all’intervento di cataratta.
Nei CHERATOCONI ci possono essere variazioni anche tardive dell’astigmatismo e quindi è preferibile una Camellens 1 nel sacco ed una Camellens 2 torica nel solco.
Nelle CORNEE OMOCENTRICHE si assiste spesso ad un astigmatismo controregola il cui asse varia però da 80° a 110° circa (nel meridiano meno refrattivo). Purtroppo non è possibile calcolare l’asse corretto sulla base dell’analisi topografica. In questi casi è preferibile gestire questa toricità con la Camellens 2 impostata con una diottria ad asse 180. Così facendo, nei controlli post-operatori sarà facile verificare l’asse della lente per ottimizzare la correzione astigmatica e quindi ruotarla.
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